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Dove abitano le emozioni


Le emozioni sono esperienze interiori accompagnate da modificazioni fisiologiche (attivazione sistema nervoso centrale, sistema nervoso periferico e sistema endocrino). Le emozioni di base (gioia, tristezza, rabbia, paura, disgusto,  sorpresa) sono universali e vengono mostrate in modo univoco con le espressioni facciali. (Paul Ekman). Le altre emozioni, quali per esempio il senso di colpa o la vergogna, non sono universali (ma apprese culturalmente) in quanto non hanno un valore adattivo per la specie.
Appare evidente, però, che non tutti di fronte allo stesso stimolo provano la stessa emozione. La percezione di uno stato di attrazione o repulsione verso un oggetto o una situazione è determinata dalle esperienze passate. Così, per esempio, di fronte allo stimolo 'cane' una persona potrà mostrare paura se in passato ha avuto un vissuto negativo nei confronti di quell'oggetto o se per condizionamento (educazione ricevuta anche in modo indiretto, es un genitore che ha reazioni di paura e fuga di fronte all'animale) lo ha categorizzato come pericoloso.
Il ricordo (a volte non cosciente) della corrispondenza 'cane-pericolo' resta immagazzinato nel sistema limbico del cervello.
In esso un ruolo centrale per le emozioni viene svolto dall'amigdala detta appunto la mandorla delle emozioni. Se l'ippocampo è quella parte che mi permette di riconoscere gli stimoli accedendo ai ricordi (ad esempio riconoscimento di una persona  ) l'amigdala è in grado di recuperare la valenza emozionale relativa (mi è simpatica?). 
Essa è considerata l'archivio della nostra memoria emozionale ed è in grado di comparare input esterni con esperienze passate (esempio un buon odore che ci riporta ad un momento dell'infanzia). Questa mandorla può agire molto velocemente; in caso di paura, ad esempio, invia una risposta prima che la corteccia cerebrale sappia cosa sta accadendo, in modo indipendente dal pensiero razionale.

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